Le proprietà dell'Oro Rosso

Le proprietà dell'Oro Rosso

Lo Zafferano, chiamato anche “ Oro Rosso” si ricava dagli stigmi essiccati del fiore viola di Crocus Sativus L., una pianta bulbosa originaria dei Paesi orientali ma che fiorisce anche in Italia.

Utilizzata già dagli antichi Greci e dai Romani, la coltivazione di questa spezia sembra essere radicata nel nostro territorio e nella nostra cultura, come testimoniano nomi di località quali Capo Zafferano.

Questa spezia è spesso soggetta a sofisticazioni, infatti per ottenere un chilo di zafferano si devono raccogliere circa 550.000 stimmi di fiori e ciò rende il prodotto decisamente pregiato.


UTILIZZO NEL TEMPO

Questa spezia ha diverse proprietà e fin dall'antichità, oltre che in cucina, è stata impiegata nella medicina orientale e nella Fitoterapia. Secondo Ippocrate era ottimo contro i reumatismi e da sempre gli si attribuiscono proprietà afrodisiache, antitumorali e antidepressive.


Oggi, lo zafferano è incluso nella farmacopea europea (testo ufficiale che raccoglie i nomi dei farmaci, con le loro caratteristiche essenziali e con le più comuni formule d'uso).

Gli usi medicinali di questa pianta sono riportati in un gran numero di forme farmaceutiche tra il XVI e il XX secolo, ma sembrano essere scomparsi con l'avvento dei farmaci sintetici.

Negli ultimi anni tuttavia, sembra esserci un nuovo interesse per la bioattività di questa spezia.


COMPOSIZIONE

Lo zafferano in stimmi è composto circa dal 65% di carboidrati, 12% di acqua, 9% di proteine, 5,8% di grassi, 4% di fibre. Contiene molte vitamine (A, B1, B2 e C) e minerali (in particolare fosforo, calcio, sodio, ferro, potassio, magnesio e manganese) e soprattutto ha un altissima concentrazione di carotenoidi come zeaxantina e licopene.


La parte farmacologicamente attiva della pianta risiede negli stigmi e i composti chimici legati alle sue proprietà sono:

-Il Safranale, responsabile dell'aroma

-La Crocina, responsabile del suo intenso colore

-la Pricocina, responsabile del gusto della spezia


I Principi attivi possono avere diversi impieghi terapeutici e i principali sono:


- MODULAZIONE DEL TONO DELL'UMORE, DELL'ANSIA E DEL SONNO

Studi scientifici hanno confrontato l'azione dello zafferano con quello di alcuni farmaci antidepressivi. I risultati di queste ricerche hanno evidenziato come l’azione antidepressiva dello zafferano possa essere paragonabile a quella del Prozac e dell'Imipramina per le situazioni cliniche meno gravi.

Gli elementi che compongono lo zafferano infatti, in particolare crocina e safranale, hanno la capacità di incidere sui meccanismi di produzione di dopamina, noradrenalina e serotonina. Questi tre neurotrasmettitori sono ampiamente coinvolti nella regolazione del tono dell'umore, degli stati d'ansia e del sonno.


- AZIONE ANTIOSSIDANTE

I radicali liberi sono molecole instabili che accelerano l’invecchiamento delle cellule.

Lo stress ossidativo è implicato in più di 100 malattie diverse, inclusi alcuni tipi di cancro, malattie vascolari, cardiache, obesità e disturbi neurodegenerativi come Alzheimer, Parkinson, Corea di Huntington e sclerosi multipla.

I carotenoidi contenuti nello zafferano combattono i radicali liberi, hanno un'azione antiossidante e antitumorale e contrastano il decadimento delle cellule cerebrali.

- AZIONE ANTITUMORALE

Oltre ai carotenoidi con azione antiossidante, lo zafferano contiene crocetina. Questa sostanza riesce a ridurre l'aggressività delle cellule tumorali attraverso l'azione sulla lattato deidrogenasi (Ldh). Studi hanno dimostrato che la capacità dello zafferano di ridurre questo enzima potrebbe renderlo un utile ausilio alimentare nella prevenzione delle neoplasie e contribuire ad aumentare l'efficacia dei regimi terapeutici utilizzati per diversi tipi di tumore.

- AZIONE ANTISPASMODICA E ANALGESICA

Come già visto, lo zafferano è in grado di influenzare il sistema nervoso, modulando la produzione di alcuni suoi neurotrasmettitori. Alcuni studi hanno evidenziato che questa spezia è in grado di agire su quelle parti del sistema nervoso che coinvolgono la regolazione del movimento dei muscoli e delle articolazioni. Lo zafferano è quindi in grado di esercitare un’azione calmante, analgesica e antispasmodica, che induce uno stato di rilassamento muscolare.

- AZIONE SUI DOLORI MESTRUALI

Le sue capacità antipasmodiche ed analgesiche rendono lo zafferano un ottimo alleato per attenuare i dolori mestruali. Inoltre la sua capacità i modulare l'umore e di esercitare un'azione calmante permettono di ridurre sbalzi d'umore e tensione che possono accompagnare la sindrome premestruale.

- AZIONE SULL'APPARATO DIGERENTE E SUL METBOLISMO

L'azione antispasmodica è ideale anche per affrontare i dolori di stomaco.

Il safranale inoltre attiva il metabolismo e grazie alla sua capacità di essere assorbito rapidamente, facilita la secrezione di bile e succhi gastrici, permettendo un'azione digestiva.

Anche le Vitamine B1 e B2 sono coinvolte nel metabolismo, convertendo gli zuccheri in energia, e nel processo di crescita. Rafforzano inoltre il sistema immunitario e aiutano ad assimilare il ferro.

CONTROINDICAZIONI

Dosi elevate (5-10 g), distanti da quelle terapeutiche, possono provocare aborto,vertigini ed emorragie diffuse. È controindicato in gravidanza, dove la sua capacità di provocare contrazioni può favorire un'azione abortiva.


Bibliografia 

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